Page 33 - Shakespeare - Vol. 3
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La testa non è più consona al cuore,
né la mano al servizio della bocca
di quanto sia, a tuo padre, questo trono.
Cosa ci chiedi, Laerte?
LAERTE
Mio temuto signore,
un benevolo consenso per tornare in Francia.
Sono venuto in Danimarca ben volentieri
per rendervi il mio omaggio all’incoronazione.
Ora, compiuto quel dovere, debbo confessare
che i pensieri e i desideri tornano alla Francia
e chiedono, umilmente, un consenso e un perdono.
RE
Hai avuto il permesso di tuo padre? Che ne dice Polonio?
POLONIO
Signore, mi ha strappato un riluttante assenso
a furia d’insistenze, e alla fine
ho impresso sul suo volere il mio nolente sigillo.
Vi prego, concedetegli di partire.
RE
Cogli la tua bella ora, Laerte. Il tempo è tuo,
spendilo con le tue doti migliori.
Ma ora, Amleto, mio caro congiunto e figlio... 9
AMLETO
Un po’ più che congiunto, e men che caro.
RE
Come mai ancora queste nuvole su di te?
AMLETO
No signor mio, sono fin troppo al sole. 10