Page 1739 - Shakespeare - Vol. 3
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EDGAR
Un pover’uomo domato dai colpi della Fortuna,
che, grazie ai dolori che ha conosciuto
e provato, è incline alla pietà.
Datemi la mano, vi guiderò a un rifugio.
GLOUCESTER
Grazie di cuore, e vi si aggiungano
la ricompensa e generosità del cielo.
Entra Oswald.
OSWALD
Il fuggiasco con la taglia! Che fortuna!
Quella tua testa senza occhi s’è fatta carne
per accrescere le mie sostanze. Vecchio
traditore disgraziato, ripensa a te stesso
al più presto; è già sguainata la spada
che ti deve distruggere.
GLOUCESTER
Possa la tua mano amica metterci
abbastanza forza.
(S’interpone Edgar.)
OSWALD
Come osi, tu, villano sfrontato,
aiutare un pubblico traditore? Via di qui,
se non vuoi che l’infezione della sua sorte
afferri anche te. Lasciagli il braccio!
EDGAR
Non lo farò, signore, senza una ragione. 66
OSWALD
Lascialo andare, schiavo, o muori!
EDGAR