Page 1716 - Shakespeare - Vol. 3
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Dentro, signora: ma un uomo non è mai
cambiato tanto. Gli ho detto dell’esercito
ch’era sbarcato; ha sorriso. Gli ho detto
che voi stavate venendo. Ha risposto: “Tanto peggio”.
Quando l’ho informato del tradimento di Gloucester
e del servizio leale di suo figlio
mi ha chiamato sciocco e mi ha detto
che avevo frainteso tutto. Quello
che gli dovrebbe dispiacere sembra rallegrarlo;
quello che è giusto, offenderlo.
GONERIL
(a Edmund) Voi allora non procedete oltre.
È il terrore codardo del suo animo
che non osa agire. Non sente i torti
che lo legano a una risposta. I desideri espressi da noi
lungo il cammino forse si compiranno.
Tornate, Edmund, da mio cognato.
Affrettate l’arruolamento e guidate le sue forze.
Io qui debbo cambiare le insegne
e mettere la conocchia nelle mani di mio marito.
Questo servo fidato sarà tramite tra noi;
se oserete rischiare a vostro vantaggio
è probabile che tra non molto sentirete
il richiamo d’una donna. Prendete questo. Non parlate.
(Dandogli un pegno.)
Piega il capo. Se osasse parlare,
questo bacio tenderebbe il tuo spirito al cielo.
Pensaci, e addio.
EDMUND
Vostro nei ranghi della morte.
GONERIL
Mio carissimo Gloucester!
(Esce Edmund.)
Oh la differenza tra uomo e uomo!
A te sono dovuti i servigi di una donna: