Page 1699 - Shakespeare - Vol. 3
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LEAR

               Averne mille con rossi spiedi ardenti
               che vengano fischiando su di loro!



              EDGAR
               Il turpe demonio mi morde la schiena.



              MATTO
          È  pazzo  chi  si  fida  della  docilità  di  un  lupo,  della  salute  di  un  cavallo,

          dell’amore di un ragazzo, o del giuramento di una puttana.


              LEAR

               Sarà fatto; le citerò subito in giudizio.
               (A Edgar.) Vieni, siediti qui, dottissimo giudice.
               (Al Matto.) Tu, sapiente signore, siedi qui. Ora voi, volpi!



              EDGAR
          Guardate come sta fermo e ci fissa! Ti servono occhi al processo, madama?
                               Vieni da me, Bessy, sul torrente           55   −



              MATTO

                               (canta) La sua barca ha una falla
                               e lei non può dire
                               perché non osa venire da te!



              EDGAR
          Il  turpe  demonio  perseguita  il  povero  Tom  con  la  voce  d’un  usignolo.

          Saltapicchio grida nella pancia di Tom perché vuole due aringhe bianche. Non
          ruttare, angelo nero, io non ho cibo per te.



              KENT
               Come state, signore? Non rimanete in piedi
               stupefatto. Non volete stendervi sui cuscini?



              LEAR
               Voglio vedere il loro processo, prima.
               Entrino i testimoni. (A Edgar.) Tu, togato
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