Page 1682 - Shakespeare - Vol. 3
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corre, e grida che chi vuole prenda tutto.



              KENT
               Ma chi è con lui?



              GENTILUOMO
               Nessuno tranne il Matto che si affanna
               a lenire con gli scherzi le ferite del suo cuore.



              KENT
               Signore, vi conosco, e su questa garanzia
               oso rivelarvi una cosa che mi preoccupa.

               C’è discordia − sebbene il suo volto
               sia ancora coperto dalla reciproca astuzia −
               tra Albany e Cornovaglia; i quali hanno

               − come tutti coloro le cui grandi stelle
               li hanno innalzati e messi in trono −
               dei servi che non sembrano altro ma che sono
               spie che informano il Francia sul nostro
               stato. Gli attriti e i complotti dei Duchi,

               le dure redini da entrambi usate
               verso il vecchio buon Re, o qualcosa di più profondo
               di cui questi, forse, sono solo segni           45  −

               il fatto è che dalla Francia in questo regno lacerato
               giunge un esercito che, sfruttando
               la nostra negligenza, ha messo piede
               segretamente in alcuni dei nostri porti migliori
               ed è sul punto di dispiegare apertamente

               le sue bandiere. Ora a voi:
               se osate darmi tanta fiducia
               da raggiungere al più presto Dover, lì

               troverete alcuni che vi saranno grati
               se riferirete esattamente di quale dolore
               contro natura e tale da fare
               impazzire, il Re abbia ragione di lamentarsi.
               Io sono un gentiluomo di nobile sangue,

               e sulla base della fiducia e di sicure informazioni
               vi propongo questo incarico.
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