Page 1666 - Shakespeare - Vol. 3
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Per Giove, giuro di no.



              KENT
               Per Giunone, giuro di sì.



              LEAR
               Non oserebbero farlo; non potrebbero,
               né vorrebbero. È peggio di un assassinio
               oltraggiare il rispetto con tanta violenza.

               In poche parole, dimmi in che modo
               hai potuto meritare questo trattamento
               o perché, venendo tu da parte mia,
               te l’hanno inflitto.



              KENT

               Mio signore, mentre nella loro casa
               consegnavo la lettera di Vostra Altezza,
               prima che mi rialzassi dal luogo in cui
               m’ero debitamente inginocchiato, ecco
               che arriva un messaggero fumante, sudato

               per la corsa, quasi sfiatato, che rantola
               saluti da parte di Goneril, la sua
               signora: e, senza curarsi di interrompere me,

               consegna lettere, che loro leggono
               senza indugio. E dopo averle lette
               chiamano i servi, inforcano i cavalli,
               ordinano a me, guardandomi freddamente,
               di seguirli e di aspettare la loro risposta.

               Qui ho incontrato l’altro messaggero,
               il cui arrivo aveva avvelenato il mio,
               e che era lo stesso individuo che ultimamente

               era stato così insolente con Vostra Altezza.
               Avendo in me più coraggio che cervello
               ho sguainato la spada; lui da vigliacco
               sveglia la casa con urla laceranti.
               Vostro genero e vostra figlia

               hanno giudicato questa azione
               degna della vergogna che essa ora subisce.
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