Page 1663 - Shakespeare - Vol. 3
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Il Duca è da biasimare, in questo. La cosa
               verrà presa male.
                                                                                                         (Esce.)



              KENT
               Buon Re, questo conferma il detto
               che se esci dalla benedizione del cielo

               trovi il sole che scotta. Avvicinati,
               tu, faro di questo globo inferiore,
               in modo che coi tuoi raggi confortanti io possa

               scorrere questa lettera. Ormai nessuno
               vede più miracoli tranne gli infelici.
               So che viene da Cordelia, che per somma fortuna
               è stata informata del mio travestimento
               e troverà il tempo, in questa grande crisi,

               di dare alle perdite i loro rimedi.
               Stanchi e da troppo insonni, approfittate,
               occhi miei pesanti, per non guardare

               questa dimora di vergogna. Buona notte, fortuna.
               Sorridi un’altra volta. Gira la tua ruota.
                                                                                            (Si addormenta.)



                                                    Scena III         EN



                                                        (Un bosco.)


                                                        Entra Edgar.



              EDGAR
               Ho sentito il bando e grazie alla propizia
               cavità d’un albero sono sfuggito alla caccia.
               Nessun porto è libero, non c’è luogo

               in cui guardie e una eccezionale vigilanza
               non siano pronte alla mia cattura.
               Finché posso fuggire sono in salvo.
               E ho pensato di assumere la forma

               più bassa e miserevole con cui la povertà,
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