Page 1631 - Shakespeare - Vol. 3
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CAVALIERE

          Dice, signore, che vostra figlia non sta bene.



              LEAR
          E perché quello zotico non è tornato indietro quando l’ho chiamato?



              CAVALIERE
          Signore, mi ha risposto senza cerimonie che non ne aveva voglia.



              LEAR
          Non ne aveva voglia!



              CAVALIERE
          Mio  signore,  io  non  so  che  cosa  stia  succedendo  ma  a  mio  parere  Vostra

          Altezza non viene trattata con la devozione rispettosa cui eravate abituato.
          C’è una forte diminuzione di cortesia nei dipendenti in genere ma anche nello
          stesso Duca e in vostra figlia.



              LEAR
          Ah! È così, secondo te?



              CAVALIERE
          Se sbaglio vi prego di perdonarmi, signore; ma il mio dovere non può tacere
          quando ritengo che si faccia torto a Vostra Altezza.



              LEAR

          Tu  non  fai  che  ricordarmi  idee  che  avevo  nutrito  anch’io.  Ultimamente  ho
          osservato  una  certa  trascuratezza,  ma  l’ho  attribuita  alla  mia  eccessiva
          permalosità piuttosto che ad una vera e propria intenzione di essere scortesi.
          Approfondirò la cosa. Ma dov’è il mio Matto? Sono due giorni che non lo vedo.



              CAVALIERE

          Da quando la mia giovane signora è andata in Francia, Maestà, il Matto è
          molto in pena.



              LEAR
          Basta così, l’ho notato. Va’ a dire a mia figlia che voglio parlare con lei.
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