Page 1626 - Shakespeare - Vol. 3
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EDMUND
È ciò che temo. Ti prego, sopporta con pazienza finché la corsa della sua ira
non rallenti. Poi vieni nel mio alloggio, da dove troverò il modo di farti
ascoltare le parole di Sua Signoria. Ora va’, ti prego. Ecco la chiave. Se esci,
gira armato.
EDGAR
Armato, fratello?
EDMUND
Fratello, ti consiglio per il meglio. Che io non sia un uomo onesto se nei tuoi
confronti spirano intenzioni buone. Ti ho detto ciò che ho visto e sentito; ma
è niente rispetto all’orrore della cosa. Ti prego, va’.
EDGAR
Ti farai sentire presto?
EDMUND
Sono al tuo servizio, in questa storia.
(Esce Edgar.)
Un padre credulo e un nobile fratello
la cui natura è così lontana
dal fare il male, che nemmeno sospetta.
Sulla sua sciocca onestà cavalcano con agio
le mie trame! Vedo la cosa.
Se non per nascita, avrò le terre
grazie alla fantasia; per me va bene tutto
purché ai miei fini sappia renderlo adatto.
(Esce.)
Scena III EN
(Sala nel Palazzo del Duca di Albany.)
Entrano Goneril e Oswald, suo maggiordomo.
GONERIL