Page 1405 - Shakespeare - Vol. 3
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qui è la fine del mio viaggio, la meta
               e l’ultimo traguardo della mia vela.
               Indietreggiate sgomento? Inutile paura:
               basta puntare un giunco sul petto d’Otello

               e si ritira. Dove potrebbe andare Otello?
               Com’è ora il tuo volto, creatura sventurata?
               Bianco come la tua camicia. Quando c’incontreremo
               il giorno del giudizio,     238  questo tuo aspetto

               farà precipitare dal cielo la mia anima,
               e saranno i diavoli a ghermirla. Fredda,
               fredda, bambina mia, come la tua castità.
               O maledetto scellerato! A frustate, diavoli,

               toglietemi questa visione celestiale;
               sballottatemi in vortici di vento,
               bruciatemi nello zolfo, trascinatemi
               in precipiti abissi di fuoco liquido!

               Oh, Desdemona, Desdemona, morta!
               Oh, oh, oh.


                Entrano Lodovico, Montano, ufficiali con Iago prigioniero e Cassio su una
                                                         barella.



              LODOVICO
               Dov’è quel pazzo sventurato?



              OTELLO

               Colui che era Otello: eccolo qui.


              LODOVICO

               E quel serpente? Portatelo qui.



              OTELLO
               Guardo se ha il piede forcuto; ma è una favola...
               Se sei un demonio, non ti posso uccidere.               239
                                                                                                 Ferisce Iago.



              LODOVICO
               Toglietegli quella spada.
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