Page 1401 - Shakespeare - Vol. 3
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EMILIA

               Buoni signori, datemi licenza di parlare.
               È giusto che gli obbedisca, ma non ora.
               Forse, Iago, non tornerò più a casa.



              OTELLO
               Oh, oh, oh!

                                                                                               Cade sul letto.



              EMILIA
                               Sì, accasciati e ruggisci,
               hai ucciso la creatura più innocente
               che abbia mai levato occhi al cielo.



              OTELLO
          (Alzandosi)

                               Era corrotta.
               Quasi non vi riconoscevo, zio;
               vostra nipote è di là, e con queste mani
               le ho appena soffocato il respiro.

               Lo so che appare terribile e odioso...



              GRAZIANO
               Povera Desdemona, sono contento
               che tuo padre sia morto; le tue nozze
               gli son state fatali, ed il dolore
               gli ha troncato il filo della vita.

               Se fosse vivo, questa vista lo indurrebbe
               a un atto disperato, a scacciare bestemmiando
               l’angelo custode dal suo fianco, e a dannarsi.



              OTELLO
               È penoso, ma Iago sa

               che mille volte con Cassio ha commesso
               l’atto obbrobrioso. Cassio l’ha confessato;
               e lei ha ripagato le sue fatiche amorose
               con quel segno e vincolo d’amore che io

               le avevo regalato. Gliel’ho visto in mano:
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