Page 1280 - Shakespeare - Vol. 3
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IAGO
La donna che fu sempre bella e mai orgogliosa,
sciolta di lingua, ma non rumorosa;
che sdegnò il lusso nonostante i suoi tesori
e dicendo «Ben potrei» si negò agli amori;
che, infuriata, e con la vendetta sottomano
subì il torto e rinunciò al malanimo;
tanto saggia da non far confusione
fra testa di merluzzo e coda di salmone; 64
che seppe pensare e non parlare,
vedersi seguita senza voltarsi a guardare;
quella fu adatta, se mai la racconti...
DESDEMONA
A che cosa?
IAGO
Ad allattare gonzi e far piccoli conti.
DESDEMONA
Ah, che conclusione sbagliata e zoppicante! Non imparare da lui, Emilia,
benché sia tuo marito. Che ne dite, Cassio, non è un consigliere ribaldo e
licenzioso?
CASSIO
È uno che va al sodo, 65 signora, da apprezzarsi più come soldato che come
letterato.
IAGO
(A parte) La prende per mano! Sì, benissimo; bisbiglia, dai. 66 Una rete
impalpabile come questa irretirà quel moscone di Cassio. Sì, sorridile, avanti.
Ti impanierò nella tua stessa galanteria. Dici il vero, è proprio così. Se
saranno giochetti come questi a spogliarti del grado di luogotenente,
rimpiangerai di aver mandato bacetti con la punta delle dita così spesso −
cosa che galantemente finirai per fare anche adesso. 67 Benissimo, bel
baciamano, che inchino perfetto! Va proprio bene così! Ancora bacetti con la
punta delle dita? Meglio per te se fossero siringhe da clisteri... 68 (Squilli di
tromba da dentro.) Il Moro! Conosco i suoi squilli.