Page 1268 - Shakespeare - Vol. 3
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OTELLO

               Sulla sua fedeltà ci gioco la mia vita.           41
               Onesto Iago, ti affido la mia Desdemona;
               ti prego, tua moglie si occupi di lei,

               e appena possibile conducila da me.
               Vieni, Desdemona, ho soltanto un’ora
               d’amore, d’affari e di istruzioni,
               da passare con te. Dobbiamo sottostare.
                                                                            Escono Otello e Desdemona.



              RODERIGO

          Iago!


              IAGO

          Che dici, cuor mio?



              RODERIGO
          Cosa credi che farò adesso?



              IAGO
          Be’, te ne andrai a dormire.



              RODERIGO
          Andrò difilato ad annegarmi.



              IAGO
          Se lo farai, non ti amerò più. E perché mai, sciocco d’un gentiluomo?



              RODERIGO
          È sciocco vivere, quando vivere è un tormento; e poi, quando la morte è il

          nostro medico, la prescrizione è di morire.



              IAGO
          Che  stupidaggine!  Considero  il  mondo  da  ventotto  anni  e  da  quando  so
          distinguere un favore da un’ingiuria non ho mai trovato un uomo che sappia
          amare se stesso. Prima di dire che vado ad affogarmi per una pollastra mi
          cambierei in babuino.
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