Page 1266 - Shakespeare - Vol. 3
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Che cosa desiderate? Parlate.
DESDEMONA
La mia aperta ribellione e lo spregio
dei beni terreni proclamano al mondo
che amavo il Moro per vivere con lui.
Il mio cuore è soggiogato al suo piacere. 32
Ho visto il volto di Otello nel suo animo,
e consacrai il mio essere e le mie fortune
al suo onore e valore militare.
Così, miei signori, se io resto qui
come imbelle tignola, e lui va in guerra, 33
vengo privata dei riti per cui lo amo,
e sarò oppressa dall’assenza del mio caro.
Lasciate che lo segua.
OTELLO
Parlate, signori.
Io vi scongiuro di darle il vostro assenso, 34
e non lo chiedo per sfogare i miei appetiti
o soddisfare il calore della carne −
gli ardori giovanili sono in me spenti −
ma per assecondare il suo desiderio. 35
E Dio non voglia che in cuor vostro pensiate
che per la sua presenza io trascuri
il grande e grave compito affidatomi.
No, se i trastulli dell’alato Cupido 36
ottenebrassero col velo della lussuria
le mie azioni e percezioni, compromettendo
e intaccando il mio senso del dovere,
che le massaie usino come pentola il mio elmo
ed i più indegni e vili oltraggi
distruggano la mia reputazione! 37
IL DOGE
Decidete voi stesso se Desdemona resta
o v’accompagna. L’attuale emergenza
va fronteggiata con urgenza. Dovete partir subito.