Page 1073 - Shakespeare - Vol. 3
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rivelare subito     153   il mio potere occulto
               per impedirne la perdita. Buona fanciulla,
               fu l’improvvisa celerità della sua morte
               che pensavo giungesse a passi più lenti

               a sgominare      154  il mio intento. Ma pace a lui.
               È miglior vita quella che la morte
               più non teme, di quella che vive nel timore.
               Vi sia di conforto che a questo modo

               vostro fratello è felice.



              ISABELLA
                               Amen, mio signore.


                              Entrano Angelo, Mariana, Fra’ Pietro [e] il Bargello.



              DUCA
               Per il novello sposo che si approssima
               le cui voglie lascive pur hanno insidiato

               il vostro onore ben difeso, dategli
               il vostro perdono, in virtù di Mariana.
               Ma poiché condannò vostro fratello,
               macchiandosi di duplice violazione,
               della sacra castità e di una promessa

               conseguente di salvar vostro fratello,
               la clemenza stessa della legge esige
               ad alta voce, dalla sua stessa voce:

               “Un Angelo per Claudio; morte per morte.
               Tregua per tregua, e premura per premura;
               simile per simile, e sempre Misura per Misura.”                155
               Così, Angelo, viene rivelata la tua colpa,
               che se anche tu negare la volessi,

               ti nega ogni profitto. Ti condanniamo
               al ceppo su cui Claudio s’è piegato
               per morire, e con egual premura. Portatelo via.



              MARIANA
               O graziosissimo signore, spero

               che non mi darete un marito per burla.
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