Page 1040 - Shakespeare - Vol. 3
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DUCA

          Ne riparleremo. Avete scritte in fronte, Bargello, onestà e costanza. Se non
          leggo bene, la mia vecchia abilità fa cilecca. Ma fidandomi ciecamente della
          mia  sagacia,  mi  metterò  a  repentaglio.  Claudio,  che  qui  avete  ordine  di

          giustiziare, non è più colpevole per legge di Angelo che l’ha condannato. Per
          dimostrarvelo con prove inconfutabili, chiedo solo quattro giorni di tempo, e
          voi dovete farmi un’immediata e pericolosa cortesia.



              BARGELLO
          In che cosa, signore?



              DUCA
          Ritardandone la morte.



              BARGELLO
          Ahimè,  come  posso,  avendo  l’ora  fissata,  e  l’espresso  comando  sotto  mia

          responsabilità di fargli avere la testa di Claudio? Posso far la fine di Claudio, a
          trascurarne un minimo particolare.



              DUCA
          Per il voto del mio ordine vi do piena garanzia, se vi farete guidare da me:
          fate giustiziare Bernardino questa mattina, e portare la sua testa ad Angelo.



              BARGELLO
          Angelo li conosce entrambi, e riconoscerà la faccia.



              DUCA

          Oh, la morte sa travestire bene; e voi potete assecondarla. Radetegli il capo,
          legategli la barba, e dite che il penitente espresse il desiderio d’essere così
          rasato prima di morire; sapete che è pratica comune. Se per questo vi capita
          altro  che  ringraziamenti  e  buona  sorte,  per  il  santo  a  cui  sono  votato,  vi
          difenderò con la mia vita.



              BARGELLO

          Perdonatemi, buon padre, è contro il mio giuramento.


              DUCA
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