Page 1038 - Shakespeare - Vol. 3
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MESSO
Il mio signore vi manda questa missiva e tramite mio l’ulteriore ingiunzione
che non vi discostiate da nessun particolare ivi contenuto riguardo l’ora, la
sostanza o ogni altra circostanza. Buona giornata; ché mi pare è quasi giorno.
BARGELLO
Obbedirò.
[Esce il Messo.]
DUCA
[a parte]
Ecco la grazia, acquistata col peccato
di cui chi la manda si è macchiato.
L’offesa è lavata con tal velocità,
quand’è assunta da un’alta autorità.
Se il vizio mostra clemenza, ne estende lo stato,
ché per amor del peccato il peccatore è amato.
Allora, che notizie, signore?
BARGELLO
Ve l’ho detto: Lord Angelo, forse pensando che trascuri il mio dovere, mi
risveglia con questa insolita intimazione; in modo strano, mi pare, che non ha
mai usato prima.
DUCA
Sentiamo, vi prego.
BARGELLO
[legge]
Checché udiate in contrario, Claudio va giustiziato per le quattro, e
Bernardino nel pomeriggio. Per assicurarmene, fatemi avere la testa di
Claudio per le cinque. Eseguitelo doverosamente, pensando che molto di più
da esso dipende di quanto ora non possa rivelare. Non mancate al vostro
dovere, ché dovrete risponderne di persona.
Che ne dite, signore?
DUCA