Page 956 - Shakespeare - Vol. 2
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sia la mia morte? Trovatelo,
mio Lord di Warwick, rimproveratelo perché venga.
[Esce Warwick.]
Questa sua condotta si congiunge alla mia malattia
e aiuta a finirmi. Vedete, figli, cosa siete!
Come rapidamente la natura si rivolta
quando l’oro diviene il suo scopo!
Per questo i padri, sciocchi e troppo solleciti,
si rovinano il sonno coi pensieri, la mente
con l’ansia, le ossa col lavoro.
Per questo essi hanno accumulato mucchi
malsani di oro ottenuto per vie traverse;
per questo si sono dati pena di insegnare
ai figli le arti e gli esercizi militari:
quando, raccogliendo come le api da ogni fiore
[la sua dolcezza e virtù], le zampe
cariche di cera, le bocche di miele,
le portiamo all’alveare, come le api siamo
uccisi per la nostra fatica. Questo sapore amaro
le ricchezze accumulate lasciano al padre morente.
Entra Warwick.
Dunque, dov’è colui che non attende nemmeno
che la malattia, sua alleata, mi conduca alla fine?
WARWICK
Maestà, ho trovato il Principe nella stanza accanto,
che bagnava di lacrime filiali le guance gentili
con un atteggiamento così intenso di dolore
che anche la tirannia, avvezza solo a bere sangue,
vedendolo avrebbe lavato il suo coltello
con dolce pianto. Sta venendo qui.
RE
Ma perché ha portato via la corona?
Entra [il principe] Henry.
Ecco che viene. Harry, vieni da me.
Uscite dalla stanza, lasciateci soli.
Escono [Warwick e gli altri].