Page 911 - Shakespeare - Vol. 2
P. 911
e vedere il rivolgimento dei tempi
spianare le montagne, e il continente,
stanco di solidità e fermezza, sciogliersi
nel mare! E altre volte vedere la cintura
di spiagge dell’oceano star troppo larga ai fianchi
di Nettuno; 168 e come le beffe e i mutamenti
del caso colmino la coppa dell’instabilità
con liquori diversi! Ah, se ciò si vedesse,
il giovane più felice, mirando il suo cammino,
i pericoli scampati, le croci che lo attendono,
chiuderebbe quel libro e si disporrebbe a morire.
Non sono passati nemmeno dieci anni
dacché Riccardo e Northumberland, grandi amici,
banchettavano insieme, e solo due anni dopo
erano in guerra. Sono appena otto anni
che questo Percy era l’uomo più prossimo al mio cuore,
come un fratello si adoperava nelle mie imprese
e deponeva il suo amore e la sua vita ai miei piedi:
sì, per me, fin sotto gli occhi di Riccardo
lo disfidava. 169 Ma chi di voi era presente −
[A Warwick]
voi, cugino Nevil, 170 se ricordo bene −
quando Riccardo, gli occhi colmi di lacrime,
contraddetto e insultato da Northumberland,
pronunciò queste parole, che ora appaiono profetiche: 171
“Northumberland, tu scala con la quale
mio cugino Bolingbroke ascende al mio trono”
(sebbene allora, Dio lo sa, io non avessi tale intento,
se non che la necessità tanto piegò lo stato
che la grandezza e io fummo costretti a baciarci),
“Verrà un tempo”, lui proseguì, “verrà
un tempo in cui il lurido peccato, rafforzandosi,
scoppierà come un bubbone marcio”. E continuò,
annunciando la condizione di questi nostri tempi
e la rottura della nostra amicizia.
WARWICK
Vi è una storia nella vita di tutti gli uomini,