Page 819 - Shakespeare - Vol. 2
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sorta di drappo o segno portato sull’elmo, non solo il pegno di una donna, come spesso interpretano
                 i chiosatori, cfr. III, ii, 142; IV, i, 98, 106; V, iv, 71-72» (Wilson).
            208 V, iv, 107 Nell’originale c’è un bisticcio su deer  “cervo”  e dear “caro”. Si noti il tono sentenzioso di
                 questi versi a rima baciata (104-109).

            209 V,  iv,  118  Falstaff  interpreta  da  par  suo  una  massima  della  cavalleria:  «Senza  saggezza  e
                 discrezione, un uomo è da considerare non valoroso ma furioso». Wilson nota che il fraintendimento
                 di Falstaff è entrato in proverbio come l’interpretazione autentica. Falstaff aveva già parlato di  true
                 gold e counterfeit in II, iv, 471-472.
            210 V, iv, 129 Notare il contrasto grottesco fra l’azione attribuita da Hal al «fratello John» e la trafittura
                 or  ora  inferta  codardamente  al  cadavere  di  Hotspur  dall’omonimo  Falstaff  con  la  sua  «spada
                 vergine».

            211 V, iv, 135 La battuta del Principe riprende specularmente quella che Falstaff gli aveva rivolto in II, iv,
                 472-473: «Thou art essentially mad without seeming so».

            212 V, iv, 137 Jack significa anche “sciocco”.
            213 V, iv, 154-155 Questi due versi sono detti probabilmente a parte a Falstaff (Wilson).
            214 V,  v  L’accampamento  del  Re.  Alla  severità  del  Re  verso  l’infido  Worcester  si  contrappone  la
                 clemenza del Principe, cui Shakespeare attribuisce la liberazione di Douglas (da Holinshed data al Re,
                 vedi V, iii), generoso anche nei confronti del fratello. La scena ha funzione di cornice, e corrisponde
                 a  quella  iniziale  nell’assenza  dell’elemento  turbatore  (Falstaff,  Hotspur).  Il  senso  di  un’azione  che
                 prosegue dato dagli ultimi versi proietta verso 2 Henry IV, ma soprattutto ribadisce l’inquietudine di
                 questo Re e di questo regno, annunciata sin dai primi versi di I, i.
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