Page 326 - Shakespeare - Vol. 2
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Oh questi sciocchi che stanno a meditare! Quando scelgono,
han la saggezza, con tutto il loro ingegno, di sbagliare!
NERISSA
Non è eresia l’antico dettato:
forca e moglie dipendono dal fato.
PORZIA
Su, chiudi la tenda, Nerissa.
Entra un messaggero.
MESSAGGERO
Dov’è la mia signora?
PORZIA
Qui, che vuole il mio signore?
MESSAGGERO
Signora, è smontato alla vostra porta
un giovane veneziano, che viene
ad annunciare l’arrivo del suo signore,
del quale porta tangibili saluti,
ossia, oltre ad ossequi e parole cortesi,
regali di ricco valore. Non avevo ancora veduto
un così aggraziato ambasciatore d’amore.
Giorno d’aprile mai giunse così dolce
a mostrar vicina la preziosa estate,
come questo araldo che precede il suo signore.
PORZIA
Basta così, ti prego, ho quasi paura
che tra un momento mi dirai che è tuo parente,
tanto ingegno festivo impieghi a lodarlo.
Vieni, vieni, Nerissa, sono ansiosa di vedere
il messo del rapido Cupido che arriva così cortese.