Page 306 - Shakespeare - Vol. 2
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LANCILLOTTO
A farla brevissima, la richiesta è impertinente a me stesso, come Vossignoria
apprenderà da questo onesto vecchio, e anche se lo dico io, anche se è
vecchio, pure, pover’uomo, è mio padre.
BASSANIO
Parli uno per tutti e due. Che volete?
LANCILLOTTO
Servirvi, signore.
GOBBO
Questo è il vero dissenso della questione, signore.
BASSANIO
Ti conosco bene, la tua richiesta è accolta.
Il tuo padrone Shylock mi ha parlato oggi,
e ti ha proposto per un avanzamento, se avanzamento
è lasciare il servizio di un ricco ebreo
per entrare al seguito di un così povero gentiluomo.
LANCILLOTTO
Il vecchio proverbio si spartisce molto bene fra il mio padrone Shylock e voi,
signore. Voi avete «la grazia di Dio», signore, e lui ha «quel che basta». 32
BASSANIO
Dici bene. Va’, vecchio, con tuo figlio;
tu prendi congedo dal tuo vecchio padrone
e trova la mia abitazione.
(A un servo)
Dategli una livrea
più guarnita dei suoi compagni. 33 Che sia fatto.
LANCILLOTTO
Sotto, padre. Non so procurarmi un servizio, no! Non riesco a frenare la mia
lingua, bah! Se c’è uno in Italia con una palma di mano migliore della mia per
giurare su un libro, io avrò buona sorte! Ma via! Ecco qui una linea della vita