Page 303 - Shakespeare - Vol. 2
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Ergo,  il  signor  Lancillotto.  Non  parlate  del  signor  Lancillotto,  vecchio  mio,
          perché il giovane gentiluomo, in conformità con i Fati e i Destini e tali strani
          detti, le Tre Sorelle e tali branche del sapere, è in verità deceduto, o, come
          voi direste in termini piani, è andato in cielo.



              GOBBO
          Maria, Dio non voglia! Il ragazzo era il bastone della mia vecchiaia, proprio il

          mio puntello.



              LANCILLOTTO
          Ho  l’aspetto  di  una  mazza  o  di  un  palo,  un  bastone  o  un  puntello?  Mi
          riconoscete, padre?



              GOBBO
          Ahimè,  non  vi  riconosco,  giovane  gentiluomo!  Ma  vi  prego  ditemi,  il  mio

          ragazzo, pace all’anima sua, è vivo o morto?


              LANCILLOTTO

          Non mi riconoscete, padre?



              GOBBO
          Ahimè, signore, c’è sabbia sui miei occhi, non vi riconosco.



              LANCILLOTTO
          Beh, in verità anche se aveste occhi non mi riconoscereste: è un padre saggio
          quello  che  riconosce  il  suo  proprio  figlio.  Bene,  vecchio,  vi  darò  notizie  di
          vostro figlio. (S’inginocchia) Datemi la vostra benedizione. La verità verrà alla

          luce, l’assassinio non può rimaner nascosto a lungo − il figlio di un uomo sì,
          ma alla fine la verità verrà fuori.



              GOBBO
          Vi prego, signore, alzatevi; son sicuro che non siete Lancillotto il mio ragazzo.



              LANCILLOTTO
          Vi prego, non ci scherziamo più sopra, ma datemi la vostra benedizione: io
          sono  Lancillotto,  quello  che  era  il  vostro  ragazzo,  è  vostro  figlio,  e  sarà  il

          vostro bambino.
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