Page 300 - Shakespeare - Vol. 2
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MAROCCO

                               Proprio per questo vi ringrazio.
               Quindi vi prego di condurmi agli scrigni
               a tentare la mia fortuna. Per questa scimitarra,

               che ha ucciso il Sofì      25  e un principe persiano
               che tre volte batté in campo il sultano Solimano,                 26
               io piegherò lo sguardo degli occhi più fieri,
               batterò lo spirito più ardito della terra,
               strapperò all’orsa i cuccioli poppanti,

               sì, sfiderò il leone quando ruggisce alla preda,
               per vincere voi, signora. Ma, ahimè!
               se Ercole e Lica     27  si giocassero ai dadi

               chi dei due è il più forte, la miglior gettata,
               per caso, potrebbe riuscire alla mano più debole:
               così Alcide è battuto dalla sua furia,
               e così potrei io, guidato dalla cieca Fortuna,
               perdere ciò che uomo men degno potrebbe ottenere,

               e ne morirei di dolore.



              PORZIA
                               Dovete rischiare la sorte:
               non tentare affatto la scelta oppure,
               prima di scegliere, giurare che se sbagliate

               non parlerete mai più di matrimonio
               ad una signora. Quindi riflettete bene.



              MAROCCO
               Non lo farò. Su, portatemi alla mia sorte.



              PORZIA
               Prima al tempio; dopo cena
               farete il vostro azzardo.



              MAROCCO
                               Allora sarà il fato

               a far di me l’uomo più felice o più sventurato!
                                                                                           Cornette. Escono.
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