Page 249 - Shakespeare - Vol. 2
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una  delle  metafore  portanti  del  dramma,  quella  dell’identificazione  tra  «terra»  e  «corpo»,  che  si
                 svilupperà  compiutamente  in IV,  ii,  243-248  e  in V, i, 5-16. I seguaci di Giovanni sono visti come
                 uno squilibrio tra i quattro «umori» (sangue, bile, flemma, bile nera) il cui perfetto equilibrio coincide
                 con la salute.
              53 II,  i,  68 spleens: propriamente è la milza, ritenuta dalla fisiologia dell’epoca il luogo delle passioni e
                 delle emozioni. Volendo qui alludere al coraggio e alla furia, abbiamo preferito tradurre con «fegato»,
                 omologo oggi nel suo valore connotativo.

              54 II,  i,  70 birthrights ... backs:  l’espressione  è  un topos proverbiale, la cui prima comparsa si ha in
                 Lyly, Endymion, IV, ii, 38, ma assume un valore tutto particolare in questo dramma in cui non si fa
                 altro che discutere di diritti ereditari: la triangolazione Giovanni-Inghilterra-Bastardo è la vera struttura
                 portante del dramma.
              55 II, i, didascalia dopo il v. 83 Bianca: figlia della sorella di Giovanni e di Alfonso VIII, re di Castiglia.
              56 II, i, 85 lineal: si veda la medesima espressione in V, vii, 102.

              57 II, i, 97 rape: il legame tra il privato e il pubblico, tra l’infedeltà coniugale da “commedia” (episodio
                 del  Bastardo  in I,  i)  e  il  diritto  “divino”  del  re,  passa  proprio  attraverso  le  metafore  sessuali,  che
                 stabiliscono un nesso tra sovranità e fedeltà; si veda in proposito la scena seguente tra Eleonora e
                 Constance (II, i, 124-130). Allo stesso modo la scena del «diritto», stabilito per «somiglianza» nei
                 vv. 99-109, è parallela strutturalmente a I, i, 85-88.

              58 II, i, 113 beast: molti curatori emendano in breast, ma non ne vediamo la necessità. Si veda, ad
                 esempio, Giulio Cesare, III, ii, 110-111.

              59 II, i, 125 Eleonora era stata ripudiata da Luigi VII, di Francia, suo primo marito, per infedeltà. La
                 lunga scena che segue, col litigio tra le due donne, così come la lunga vittoria invettiva di Constance
                 in III, i, sono spesso state rimosse dalla critica, o, addirittura, nelle rappresentazioni ottocentesche,
                 spesso  tagliate  o  scorciate:  oggi,  per  logico  contrasto,  vengono  sopravvalutate  dalla  critica
                 “femminista”; si vedano, ad esempio, P. Rackin (1985) e J. Dusinberre (1990). Il loro senso sta
                 probabilmente nell’aggressività frustrata del “privato” di contro a quella istituzionalizzata nella guerra.

              60 II, i, 137 Il proverbio è dagli Adagia di Erasmo: «Mortuo leoni et lepores insultant».
              61 II, i, 192 Un testamento e il diritto al titolo di «figlio» erano stati al centro del dibattito sul Bastardo.
                 Re Giovanni regna per volontà testamentaria di Riccardo. Ma l’intertestualità del passo è molto più
                 complicata: tutto il discorso sul testamento rimanda alla questione, contemporanea a Shakespeare,
                 dei diritti al trono tra Elisabetta e Maria di Scozia e al testamento di Enrico VIII che aveva messo da
                 parte la linea scozzese. Tutto il  Re Giovanni è da leggere tenendo presente che è questo il quadro
                 storico cui viene fatto continuo riferimento.

              62 II,  i,  202 England, for itself: questo giocare sull’identità del «re e della patria», che riprende (II,  i,
                 91) e sviluppa (II, i, 365; IV, iii, 142 ecc.) un motivo fondamentale del dramma, trova nella scena
                 seguente il suo punto cruciale, in un incrociarsi di ironie e drammaticità.
              63 II,  i,  208  Si  noti  come  tutto  il  passo  sia  costruito  su  metafore  umane: eye,  bowels,  to  spit,
                 indignation,  bloody,  eyes,  winking  ecc.  Occorrerà  allora  ricordare  ancora  una  volta  l’ideologia
                 metafisica  dei  «due  corpi  del  re»,  e  rilevare  come  spesso  «gli  occhi»  stiano  per  i  nobili  feudatari
                 mentre il «cuore» rappresenta il re.
              64 II,  i,  215 confronts: si accetta qui l’emendamento da molti proposto in luogo del comforts di F. 1
                 accettato dal solo Honigmann.
              65 II,  i,  218 ordinance:  corrisponde  al  moderno ordnance  (pezzo  d’artiglieria),  non  al  graficamente
                 omogeneo ordinance (legge, decreto).
              66 II,  i,  268  L’uso  di right − impiegato per ben 18 volte nella scena − tocca il suo vertice ironico in
                 Hubert:  seguendo  il  «diritto»  la  città  non  appartiene  a  nessuno;  vi  sono  solo  «delegati»,  ma
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