Page 248 - Shakespeare - Vol. 2
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tuoi peccati sono benedizioni». Probabilmente, invece, privilege allude a qualche espressione relativa
                 a  dottrine  ecclesiali  sulla  venialità  del  peccato  commesso.  È  da  sottolineare  anche  il  peso  sul
                 seguente on earth, quasi a voler dire ‘ma non in cielo’.
              40 I,  i,  264 Subjected ... commanding: si gioca probabilmente sui termini usati dalla tradizione biblica
                 per indicare l’obbedienza dovuta dalle mogli ai mariti.
              41 I, i, 266-267 Si allude a una delle tante leggende sulla forza di Riccardo Cuor di Leone, introducendo
                 al  contempo  la  scena  seguente  col  Duca  d’Austria  e  la  sua  pelle  di  leone.  Nella  leggenda,  infatti,
                 Cuor di Leone, prigioniero in Austria, dopo aver ucciso con un pugno il figlio del Duca, che l’aveva
                 sfidato a una prova di forza, viene chiuso in una cella con un leone affamato. Riccardo lo uccide a
                 mani  nude  e  gli  strappa  il  cuore  (G.  Ellis, Specimens  of  Early  English  Metrical  Romances,  vol. II,
                 1905, pp. 186-290; G.H. Needle, Richard Coeur de Lion in Literature, 1890).
              42 I,  i,  273-276  Gli  ultimi  quattro  versi  sono  una  quartina  a  rime  alternate.  Il  monologo  con  cui  il
                 Bastardo  chiude  la  scena  anticipa  e  richiama  nei  suoi  termini  il  celebre  discorso  sui  bastardi  di
                 Gloucester nel Re Lear.

              43 II, i, didascalia Arciduca d’Austria: Leopoldo V, dei Babenberg, che nel 1192 catturò Riccardo Cuor di
                 Leone, ottenendone poi un grosso riscatto. − Filippo, Re di Francia: Philippe Augustus, figlio di Luigi
                 VII, visse dal 1165 al 1223. − Luigi: nato nel 1187, regnerà come Luigi VII dal 1223 al 1226. Il titolo
                 di  “Delfino”,  con  cui  sovente  viene  chiamato  nel  corso  del  dramma,  risale  di  fatto  al  1349,  ed  è
                 quindi uno dei tanti anacronismi shakespeariani. − Constance: figlia di Conan IV, Duca di Bretagna,
                 ereditò  da  suo  padre  il  territorio  di  Richmond  (l’attuale  Yorkshire)  e  sposò  Geoffrey  (1158-1186,
                 quarto figlio di Enrico II) nel 1181. Dopo la sua morte, lungi dall’essere la vedova inconsolata che ci
                 presenta Shakespeare, si sposò altre due volte. Morì il 31 agosto 1201. − Arthur: figlio di Constance
                 e  di  Geoffrey,  Duca  di  Bretagna,  visse  dal  1187  al  1203.  La  sua  parte,  nel  Settecento  e
                 nell’Ottocento, era comunemente interpretata da una ragazza.
              44 II, i, 1 Angiers: l’assedio del II  e III atto deriva di fatto dalle Cronache di Holinshed  (164, II) della
                 battaglia di Mirabeau (1202).
              45 II, i, 5 Shakespeare identifica in un’unica persona Leopoldo d’Austria, che catturò Riccardo Cuor di
                 Leone, e Widomar, Visconte di Limoges, assediando la cui città morì Riccardo. L’identificazione dei
                 due nemici di Riccardo avviene secondo una linea tutta tradizionale che risale alle leggende popolari
                 sulle avventure di Riccardo. Si veda G.H. Needle, op. cit., 1890.

              46 II, i, 14 their right: si noti anche in quest’atto l’altissima frequenza del lessema, la discussione della
                 cui area connotativa è il vero nucleo tematico del dramma.

              47 II, i, 20 indenture: contratto, accordo sigillato. Dopo cheek  e kiss,  però, indenture gioca anche sul
                 suo evidente etimo latino. Per un consimile gioco metaforico, si veda Venere e Adone, 510-516.
              48 II, i, 23 white-fac’d shore: «Si suppone che l’Inghilterra sia chiamata Albione dalle bianche rocce che
                 fronteggiano la Francia» (S. Johnson). Il passo anticipa tematicamente molti discorsi del Bastardo,
                 culminanti  nella  tirata  finale  del  dramma,  e  sarà  sviluppato  ulteriormente  nel  celebre  discorso  di
                 Gaunt in Riccardo II, II, i, 40-63. Coops al v. 25 significa ‘chiude proteggendo’.
              49 II, i, 32 widow: nella realtà storica Constance si era già sposata per la terza volta.

              50 II,  i,  42 Wade ... blood:  l’immagine,  che  può  apparire  ricercata  e  truculenta,  è  in  realtà  un locus
                 communis.  Si  vedano  ad  esempio,  Chr.  Marlowe,  Tamburlaine  2,  I,  iii,  84  e  G.  Peele, Battle  of
                 Alcazar, vv. 1079-1081.
              51 II, i, 49 Il luogo riecheggia il dialogo tra Re Giovanni e la madre, con i rimproveri di Eleonora in I, i,
                 35-38.  Le  due  donne,  avversarie  spietate,  coincidono  nella  loro  funzione  strutturale  di  continuo
                 rimprovero ai due re.
              52 II,  i,  66 unsettled humours: se l’immagine designa i seguaci di Re Giovanni, essa introduce anche
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