Page 1849 - Shakespeare - Vol. 2
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occhi di pesce morto?
FEBE
Perché non ti porto rancore.
ROSALINDA
Ma non innamorarti di me, per carità!
Sono più falso io, che le promesse
che fa un ubriaco. E inoltre, non mi piaci.
Ma se proprio volete sapere dove vivo,
è a quattro passi, lì, in quel folto d’ulivi.
Ce ne andiamo, sorella? Pastore, fatti sotto.
Sorella, andiamo. Voi, cara la mia pastora,
guardatelo d’un occhio più buono, e senza spocchie.
Cercaste ammiratori in tutto il mondo,
c’è solo lui, credetemi, che vi stravede tanto.
Su, torniamo alle pecore.
Escono (Rosalinda, Celia e Corin).
FEBE
E io ora capisco
la forza del tuo verso, o mio pastore morto:
“Chi mai amò se non a prima vista?”. 19
SILVIO
Amore mio!
FEBE
Come? Hai detto qualche cosa?
SILVIO
Abbi pietà di me, Febe!
FEBE
Sì, caro Silvio,
mi duole per te.