Page 1804 - Shakespeare - Vol. 2
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Touchstone.



              ROSALINDA
          Ah Giove, come mi sento depressa!



              TOUCHSTONE
          A me, di essere depresso, non me ne importerebbe, se le gambe non fossero
          a pezzi.



              ROSALINDA
          Avrei una gran voglia di sbugiardare il mio vestito da maschio, e piangere
          come  una  donnicciola.  Ma  debbo  confortare  il  vaso  più  fragile,  così  come

          giacca  e  pantaloni  debbono  far  coraggio  alla  gonna.  Perciò  coraggio,  cara
          Aliena.



              CELIA
          Vi prego, abbiate pazienza con me. Non ce la faccio più a muovere un passo.



              TOUCHSTONE
          Per quanto mi riguarda, meglio sopportarvi che portarvi. E dire che portar voi

          non  sarebbe  portar  croce,  perché  son  certo  che  nel  borsello  non  avete  né
          testa né croce.



              ROSALINDA
          Be’, eccola qui la foresta di Arden.



              TOUCHSTONE
          Già, ora che sono nel bosco di Arden, tanto più sono un idiota. Me la passavo
          meglio a casa! Ma pazienza, chi viaggia s’accontenta.



              ROSALINDA
               Sì, fallo anche tu, mio caro.



                                                 Entrano Corin e Silvio.



               Guardate lì, arriva qualcuno,
               un giovanotto e un vecchio assorti nel discutere.
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