Page 1803 - Shakespeare - Vol. 2
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ho cercato con fronte spudorata
               ciò che infiacchisce e abbatte. Per questo
               la mia vecchiaia è come un bell’inverno asciutto,
               gelido sì, ma sano. Lasciatemi venire

               con voi, vi servirò come un uomo più giovane
               in tutte le occorrenze e le necessità.



              ORLANDO
               O mio buon vecchio, come appare in te
               la costanza fedele di altri tempi

               quando si lavorava con sudore
               per dovere, non per guadagno. In questi
               tempi tu sei fuori moda, oggi
               si sgobba solo per la promozione,
               e avutala, l’avere strozza il fare.

               Per te non è così. Ma, caro vecchio,
               tu vuoi potare un albero già marcio
               che non potrà mai darti neanche un fiore

               per tutte le tue pene e le tue cure.
               Ma vieni pure, ce ne andremo assieme,
               e prima d’aver speso il tuo giovane gruzzolo
               troveremo un lavoro modesto ma sicuro.



              ADAM
               Precedimi, padrone, ed io ti seguo

               con onestà e lealtà fin quando vivo.
               Dai diciassette fino agli ottanta di adesso
               sono vissuto qui, ma oramai non ci resto.
               A diciassette anni si cerca la fortuna,

               ma, ad ottanta, è tardi d’una settimana.
               Pure dalla mia sorte non avrò miglior dono
               che morir bene, e senza debiti col padrone.
                                                                                                        Escono.




                                                    Scena IV         EN


                 Entrano Rosalinda nelle vesti di Ganimede, Celia che si finge Aliena, e
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