Page 1784 - Shakespeare - Vol. 2
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Monsieur Le Beau, per favore, fatelo avvicinare.



              IL DUCA
          Sì, provateci. Io m’allontano.



              LE BEAU
          Signor sfidante, la principessa vi vuole parlare.



              ORLANDO
          Ai loro ordini, con rispetto e devozione.



              ROSALINDA
          Giovanotto, siete stato voi a sfidare Charles il lottatore?



              ORLANDO
          No, bella principessa. È lui che sfida tutti quanti. Io vengo qui come gli altri, a
          provare con lui la mia forza.




              CELIA
          Giovane cavaliere, siete un po’ troppo ardito per i vostri anni. Avete già avuto
          una  prova  crudele  della  forza  di  quell’uomo.  Se  solo  poteste  vedervi  e
          conoscervi  con  giudizio,  il  timore  di  quest’avventura  vi  consiglierebbe
          un’impresa più adeguata ai vostri mezzi. Vi preghiamo per il vostro bene di

          pensare alla vostra salute rinunciando a questa prova.



              ROSALINDA
          Fatelo, giovane signore; la vostra reputazione non ne uscirà sminuita. Saremo
          noi a presentare una supplica al Duca, che l’incontro sia sospeso.



              ORLANDO
          Vi scongiuro, non punitemi col vostro giudizio severo, se pur sentendone la
          colpa debbo negare qualcosa a due dame così belle e nobili. Fate invece che i

          vostri begli occhi e i vostri voti gentili m’accompagnino nella mia prova. Se in
          essa dovessi fallire, la vergogna cadrà su una persona che non ha mai goduto
          il  favore  di  nessuno;  e  se  venissi  ucciso,  sarà  solo  la  morte  di  uno  che  la
          cerca. Non farò torto agli amici, perché non ho nessuno per piangermi; né

          offesa al mondo, perché in esso non ho niente. Non faccio che occuparvi un
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