Page 1779 - Shakespeare - Vol. 2
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TOUCHSTONE

          Signora, dovete venire da vostro padre.



              CELIA
          T’hanno fatto messaggero?



              TOUCHSTONE
          No, sul mio onore, ma m’hanno ordinato di venirvi a cercare.



              CELIA
          E dove hai imparato a giurare sul tuo onore, buffone?



              TOUCHSTONE
          Da un certo cavaliere, che giurava sul suo onore che le frittelle erano buone,

          e sempre sull’onore che la senape non valeva niente. Ora io asserisco che le
          frittelle facevano schifo e la senape era eccellente. E tuttavia il cavaliere non
          giurava il falso.



              CELIA
          E come lo provi, tu pozzo di scienza?



              ROSALINDA
          Avanti, su, togli la museruola alla saggezza.



              TOUCHSTONE
          Fate un passo in avanti tutt’e due: toccatevi il mento e giurate sulla vostra

          barba che sono un briccone.


              CELIA

          Sulla barba nostra, se l’avessimo, lo sei senz’altro.



              TOUCHSTONE
          Sulla mia bricconaggine, se l’avessi, lo sarei. Ma se giurate su ciò che non
          esiste,  non  sarete  mai  spergiure.  E  nemmeno  il  cavaliere  lo  era,  quando
          giurava  sull’onore,  perché  non  ne  aveva  mai  avuto;  o  se  l’aveva  avuto,

          l’aveva  già  consumato  a  forza  di  giurarci  sopra,  ben  prima  d’aver  visto  le
          frittelle e la senape.
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