Page 1573 - Shakespeare - Vol. 2
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Lo chiamano Agincourt.
ENRICO
Allora questa si chiamerà la battaglia di Agincourt,
combattuta nel giorno di Crispino e Crispiano.
FLUELLEN
Il vostro leggendario bisnonno, se così piace a Vostra Maestà, e il vostro
prozio Edoardo di Galles, il Principe Nero, a quando ho letto nelle cronache,
combatteron qui in Francia una battaglia molto epica.
ENRICO
Proprio così, Fluellen.
FLUELLEN
Vostra Maestà dice la pura verità. Se le Vostre Maestà se lo rammendano, i
Gallesi si batterono con onore in un orto coltivato a porri, ostendando dei
porri nei loro berretti di Monmouth: il che, come sa bene Vostra Maestà,
costituisce a tutt’oggi un distindivo onorevole del servizio prestato, tando che
io credo che Vostra Maestà non disdegna di portare il porro nel giorno di San
Davide.
ENRICO
Lo porto perché un tal distintivo mi onora.
Sono anch’io gallese, sapete, mio buon conterraneo.
FLUELLEN
Tutta l’acqua del fiume Wye non basterebbe a lavare via dal vostro corpo il
sangue gallese di Vostra Maestà, ve lo dico io: Dio lo benedica e lo conservi,
fin quando piacerà alla Sua Grazia e anche alla Sua Maestà!
ENRICO
Grazie, mio bravo compatriota.
FLUELLEN
Per Gesù, io son conderraneo di Vostra Maestà, non m’importa chi lo sa, io lo
proclamo al mondo indero. Io non dovrò vergognarmi di Vostra Maestà, sia