Page 1533 - Shakespeare - Vol. 2
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Nessun principe al mondo ne è meglio equipaggiato di voi.
DELFINO
Che notte interminabile! Non cambierei il mio cavallo con nessun altro
quadrupede fornito di zoccoli. Ça, ha! Rimbalza da terra come se al posto
delle budella avesse palle da tennis 97 : le cheval volant, il Pegaso, avec les
narines de feu! Quando salgo in arcione mi par di volare come un falco. Esso
fende l’aria, e se mai sfiora la terra questa si mette a cantare: perfino il corno
dei suoi zoccoli è più musicale del flauto di Hermes.
ORLÉANS
Ha il colore della noce moscata.
DELFINO
E il calore dello zenzero. Una creatura degna di Perseo: esso è pura aria e
fuoco, e i meno volatili fra gli elementi, la terra e l’acqua, in lui non si vedono
mai, altro che nella sua paziente immobilità quando il cavaliere lo monta. Lui
sì che può dirsi un cavallo, ogni altra cavalcatura non è che una bestia.
CONNESTABILE
In effetti, mio signore, è un cavallo incomparabile, assolutamente superbo.
DELFINO
Il principe dei palafreni: il suo nitrito è come il comando d’un monarca, e il
suo portamento costringe all’omaggio.
ORLÉANS
Basta, cugino.
DELFINO
Ah no! È uomo privo di spirito colui che, dal levarsi dell’allodola sino a quando
l’agnello non torna all’ovile, non sa tessere variazioni, e tutte meritate, in
lode del mio palafreno. È un tema inesauribile come il mare: cangiate le
sabbie in altrettante lingue eloquenti, e il mio cavallo darà argomenti a
ciascuna di esse. È un soggetto degno della conversazione di un sovrano, e
degna cavalcatura del sovrano dei sovrani; e il mondo conosciuto, al pari di
quello inesplorato, dovrebbe interrompere ogni sua faccenda per starlo a