Page 1531 - Shakespeare - Vol. 2
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la mia missione.      94



              ENRICO
               Come ti chiami? Il tuo rango lo conosco già.



              MONTJOY
          Montjoy.



              ENRICO
               Il tuo incarico l’hai assolto degnamente. Torna sui tuoi passi,
               e di’ al tuo re che per adesso non lo vengo a cercare.
               Preferirei continuare la marcia su Calais

               senz’altri impedimenti; giacché, a dire il vero,
               anche se è poco saggio far di queste ammissioni                   95
               a un nemico abile che sa sfruttare il terreno,

               la mia gente è debilitata dalle malattie,
               le nostre file sono assottigliate, e i pochi rimasti
               non valgon molto di più di altrettanti Francesi;
               quando stavano bene, araldo, lasciatelo dire,
               credevo che un sol paio di gambe inglesi

               fosser più in gamba di almeno tre Francesi. Dio mi perdoni
               per queste vanterie! Sarà l’aria di Francia
               a insufflarmi la boria: son pronto a fare ammenda.

               Va’ dunque, di’ al tuo padrone che io son qui:
               il mio riscatto è questo mio corpo fragile e indegno,
               il mio esercito un pugno di uomini fiaccati dal male;
               eppure digli, al cospetto di Dio, che tireremo dritti
               quand’anche il Re di Francia, o altro vicino di tal fatta,

               si provasse a fermarci. Tieni, Montjoy: per la pena che ti sei dato.
               Va’ a dire al tuo padrone di pensarci due volte.
               Se ci lasciate passare, passeremo. Se vi provate a impedirlo,

               la vostra terra fulva la tingeremo di rosso
               col vostro sangue. Montjoy, fa’ dunque buon viaggio.
               È tutto qui il succo della nostra risposta:
               ora come ora, non cerchiamo battaglia;
               ma, ora come ora, non c’impegniamo a evitarla.

               Di’ questo al tuo padrone.
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