Page 1527 - Shakespeare - Vol. 2
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quella dea cieca,
               ritta sull’irrequieta sua ruota di pietra...         87



              FLUELLEN
          Portate pazienza, Alfiere Pistola. La Fortuna è dipinda cieca e con una benda
          sugli occhi, a significarvi che la Fortuna è cieca; ed è dipinda anche con una
          ruota a significarvi − e in questo consiste l’allegoria − che essa non fa che far

          giravolte,  è  incostante,  è  tutta  mutevolezza  e  variabilità;  ed  il  suo  piede,
          badate bene, si posa su una sfera di pietra che rotola e rotola e rotola. In
          verità, il poeta ne fa una descrizione massimamende efficace: la Fortuna è

          una gran bella allegoria.


              PISTOLA

               La Fortuna è a Bardolfo inimica, e lui sogguarda bieca:
               egli rubò una pisside, onde sarà impiccato.
               Una morte esecranda!
               Che sulla forca finiscano i cani,         88  che si liberi l’uomo

               e che il capestro la trachea non gli strizzi!
               Ma Exeter lo ha consegnato a un fato di morte
               per una pisside da quattro soldi.
               Va’ pertanto a parlargli: il Duca ti presterà ascolto.

               Lo stame della vita di Bardolfo non fia reciso
               dalla stretta di vile fune e da un marchio d’infamia.
               Intercedi, o Capitano, per lui, ché ne avrai guiderdone.



              FLUELLEN
          Alfiere Pistola, mi par di capire dove volete arrivare.



              PISTOLA
               È d’uopo dunque esultare!



              FLUELLEN
          Di certo, Alfiere, c’è poco da esultare: poiché, badate bene, fosse anche mio

          fratello, preferirei che il Duca, a sua discrezione, me lo facesse giusdiziare,
          ché la disciplina va rispettata.



              PISTOLA
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