Page 1523 - Shakespeare - Vol. 2
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Scena V EN
Entrano il Re di Francia, il Delfino, [il Duca di Bretagna,] il Connestabile di
Francia, e altri.
RE DI FRANCIA
Sicuramente ha già passato la Somme.
CONNESTABILE
E se non gli diamo subito battaglia, mio sire,
rinunciamo pure a vivere in Francia: molliamo ogni cosa,
e consegniamo le nostre vigne a quella razza di barbari.
DELFINO
O Dieu vivant! Possibile mai che delle frasche di casa nostra,
i rimasugli della lussuria dei nostri avi, 80
quei nostri rampolli, innestati su rami incolti e selvaggi,
debban schizzare d’un subito su fino alle nuvole,
e dominare dall’alto il ceppo che li ha originati?
BRETAGNA
Normanni, ma Normanni bastardi, bastardi Normanni!
Mort Dieu! Ma vie! Se quelli continuano a venirsene avanti
senza che li attacchiamo, io svenderò il mio ducato
in cambio di un podere pantanoso e malmesso
in quella squallida, frastagliata isola d’Albione. 81
CONNESTABILE
Dieu de batailles! Dove han preso questo coraggio?
Non hanno un clima ingrato, nebbioso e tetro,
con un pallido sole che quasi a fargli dispetto,
tien loro il broncio, rovinando i raccolti? Può una brodaglia acquosa,
un beverone per cavalli sfiancati, distillato dall’orzo,
far fermentare quel freddo sangue fino a farlo bollire?
E il nostro sangue, così caldo, vivificato dal vino,
lo sentiremo gelare? Oh, per l’onore della nostra terra,
non stiamocene qui impalati come stalattiti di ghiaccio