Page 1308 - Shakespeare - Vol. 2
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Sei tu la carogna
               che col suo fiato uccise mia figlia innocente?



              BORRACCIA
               Sì, io solo.



              LEONATO
               Questo non è vero, no, lazzarone, tu menti.
               Qui ci sta una coppia di nobiluomini

               − un terzo se n’è scappato − che t’han dato mano.
               Principi, vi ringrazio per la morte di mia figlia;
               segnatela tra le vostre imprese più alte.
               Vera prodezza è stata, se ci pensate bene.



              CLAUDIO

               Io non so come implorare la pazienza vostra,
               però debbo parlare. Scegliete voi la vendetta.
               Imponetemi qualsiasi penitenza che la vostra
               fantasia saprà imporre al mio peccato.
               Eppure non ho peccato che per errore.




              DON PEDRO
               E anch’io, sull’anima mia.
               E però per risarcire questo degno vecchio,
               sono pronto a piegarmi sotto qualunque peso
               che vorrà impormi.



              LEONATO

                               Certo non posso dirvi,
               “Risuscitate mia figlia”, sarebbe impossibile.
               Ma, vi prego tutti e due, fate sapere
               a tutta Messina come morì innocente.
               E se l’affetto vostro saprà partorire

               qualche triste invenzione, appendete
               un epitaffio per lei sulla sua tomba,
               e stanotte cantatelo alle sue ossa.

               Domani mattina poi venite a casa mia;
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