Page 1303 - Shakespeare - Vol. 2
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Avanti dategli un’altra lancia, ché questa qui l’ha rotta.
DON PEDRO
Per la luce del dì diventa sempre più cupo. È proprio arrabbiato, credo.
CLAUDIO
Se l’è arrabbiato sa bene come girar la cintola.
BENEDETTO
Posso dirvi una parola all’orecchio?
CLAUDIO
Uh, Dio mi scampi da una sfida!
BENEDETTO
(a parte a Claudio) Sei una canaglia. Non scherzo mica. Ti risponderò come,
quando e dove vorrai, se hai il coraggio. Dammi soddisfazione, o proclamerò
che sei un codardo. Hai ammazzato una cara ragazza, e la sua morte ricadrà
pesante su di te. Fatti sentire.
CLAUDIO
Eh bene, vo’ vederti presto, e non faremo che ridere.
DON PEDRO
Che c’è, un festino, un festino?
CLAUDIO
Sì e lo ringrazio, gnaffe, ché m’ha invitato a cenare d’un capo di castrone, e
d’un cappone che s’io non lo scalco ammodo, dite che il mio coltello non val
nulla. Dico, non vi troverò anche un pollo beccaccio?
BENEDETTO
Il tuo spirito fila bene, come un mulo all’ambio.
DON PEDRO
Ti dirò come Beatrice elogiava il tuo spirito l’altro giorno. Io le dicevo che tu
avevi uno spirito sottile. “Sì,” dice, “non si vede quasi.” “No,” dico, “ha una