Page 1299 - Shakespeare - Vol. 2
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e non si fa riparo degli anni per vantarsi
               di ciò che ha fatto da giovane o ciò che farebbe
               se non fosse vecchio. Ti dico in faccia, Claudio,
               hai fatto tale torto a mia figlia innocente e a me

               che sono forzato a scordarmi la mia dignità
               e con i capelli bianchi e le cicatrici degli anni,
               ti sfido da uomo a uomo.
               Dico che hai calunniata la mia figlia illibata,

               e la tua calunnia le ha trafitto il cuore,
               e ora è stesa sotterra coi suoi antenati −
               ahimè in una tomba dove mai dormì
               uno scandalo, tranne questo suo, fabbricato

               dalla tua infamia!



              CLAUDIO
               La mia infamia?



              LEONATO
                               Sì lo ripeto, Claudio: la tua infamia.



              DON PEDRO
               Voi non parlate con giustizia, vecchio mio.



              LEONATO
               Monsignore, monsignore,
               io glielo provo sopra la sua carne

               se ha il coraggio, anche se è bravo di spada
               e in pieno esercizio, anche se ha il maggio
               della gioventù e lo scialo della forza.



              CLAUDIO
               Andate via! Non voglio aver a che fare con voi.



              LEONATO
               E mi getti da canto? M’hai ammazzata la figlia

               e se ammazzi me, bamboccio, ammazzi un uomo.
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