Page 1313 - Shakespeare - Vol. 2
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cercavo, cioè, sapendo che cosa è successo tra te e Claudio.



              BENEDETTO
          Solo brutte parole. Dopodiché voglio darti un bacio.



              BEATRICE
          Le brutte parole son brutto vento, e il vento brutto è brutto fiato, e il fiato
          brutto è fastidioso, perciò me ne vado senza baci.



              BENEDETTO
          Eh, hai spaventato la parola facendola cambiar di senso, tanto gagliardo è il
          tuo spirito. Ma allora ti dico chiaro e tondo che Claudio ha avuto la mia sfida,

          e perciò o mi dà una risposta pronta, o lo dichiaro un codardo. E ora ti prego
          di dirmi, per quale dei miei difetti hai cominciato a innamorarti di me?



              BEATRICE
          Per tutti insieme. Perché essi formano una repubblica viziosa così perfetta,
          che non ci può entrare neanche una virtù. E ora dimmi, per quale delle mie

          virtù ti sei ammalato d’amore per me?



              BENEDETTO
          Ammalato! Hai detto bene, io son davvero ammalato d’amore, perché ti amo
          contro la mia volontà.



              BEATRICE
          Sì,  a  dispetto  del  cuore,  penso.  O  povero  cuore!  Se  tu  gli  fai  dispetto  per
          amor mio, io gli farò dispetto per amor tuo: non posso certo amare quel che il

          mio amico non ama.



              BENEDETTO
          Tu ed io siamo troppo intelligenti per amarci in pace.



              BEATRICE
          Non si direbbe da ciò che dici: su venti uomini intelligenti non ce n’è uno che
          si loderebbe da sé.



              BENEDETTO
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