Page 1266 - Shakespeare - Vol. 2
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padrone mio Don Giovanni, e da lontano nel giardino vedevano questo
amabile scambio.
CORRADO
Non credettero mica che la ragazza fosse la Ero?
BORRACCIA
Due di loro sì, il Principe e Claudio, perché quel diavolo del mio padrone
sapeva che era Margherita. Insomma un po’ per i suoi spergiuri che li
avevano già assatanati, un po’ grazie alla notte scura che li faceva fessi, ma
soprattutto per la mia furfanteria, che confermava tutte le calunnie di Don
Gianni, il Conte Claudio se ne andò inferocito giurando che l’indomani mattina
l’avrebbe incontrata in chiesa com’era stabilito, indove in mezzo a tutti la
voleva svergognare dicendo quello che aveva visto di notte, e dopo la
rimandava a casa sua senza marito.
PRIMA GUARDIA
Fermi tutti in nome del Principe!
SECONDA GUARDIA
Presto, andate a svegliare il commissario. Abbiamo recuperato il più rischioso
fatto di fottisterio in tutta la monarchia.
PRIMA GUARDIA
E uno di essi è un certo Fetente; io lo conosco, porta il ciuffetto.
CORRADO
Ma signori miei, signori miei...
SECONDA GUARDIA
Zitto, che prima il Fetente ci devi portare.
CORRADO
Ma via, signori...
PRIMA GUARDIA
Statti zitto, è un comando! Ai tuoi ordini e marcia!