Page 1234 - Shakespeare - Vol. 2
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DON PEDRO

          Animo! Scuoti il capo davanti a un’attesa così lunga, ma t’assicuro, Claudio,
          che non ci annoieremo. Ho intenzione, in questo frattempo, di compiere una
          fatica  degna  di  Ercole;  e  cioè  di  portare  il  signor  Benedetto  e  la  signora

          Beatrice a volersi una montagna di bene. Voglio far nascere un matrimonio, e
          non dubito di poterlo combinare se voi tre m’aiutate seguendo il piano che vi
          dirò.



              LEONATO
          Sono vostro, eccellenza, mi costasse dieci notti di sonno.



              CLAUDIO
          E io anche, monsignore.



              DON PEDRO
          E voi, mia gentile?



              ERO
          Io? Se è cosa onesta, monsignore, farò di tutto per trovare un buon marito a

          mia cugina.



              DON PEDRO
          E  Benedetto  non  è  certo  il  peggior  marito  del  mondo.  Dico  questo  a  suo
          favore: è di ottima famiglia, di provato valore e di sicura onestà. V’insegnerò
          come  lavorarvi  vostra  cugina  per  farla  innamorare  di  Benedetto.  E  io,  con

          l’aiuto di voialtri due, saprò operare su Benedetto in modo da portarlo, con
          tutto il suo spiritaccio e il suo palato difficile, a innamorarsi di Beatrice. Se
          riusciamo  a  far  questo,  Cupido  può  mollare  il  suo  arco;  la  sua  gloria  sarà
          nostra, ché solamente noialtri siamo gli dei dell’amore. Venite con me e vi

          spiegherò il mio piano.
                                                                                                        Escono.



                                                  Scena II        15     EN


                                            Entrano Don Juan e Borraccia.



              DON JUAN
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