Page 1169 - Shakespeare - Vol. 2
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181 III, ii, 19 I Cotswold sono una regione collinosa del Gloucestershire. Lo Staffordshire (17) è più a
nord. Anche qui i nomi sono etichette, indicative di attività umili: Doit (moneta, nonnulla), Barnes (da
barn, fienile), Pickbone (mangia ossi), Squele (da squeal, strillo).
182 III, ii, 24 Thomas Mowbray, padre dell’omonimo Lord Cerimoniere di I, iii, è un personaggio del
Richard II, accusato dell’uccisione (1397) di Thomas Woodstock, Duca di Gloucester (zio di Riccardo
II e Enrico IV), e poi mandato in esilio.
183 III, ii, 30 Il nome, Sansone Stoccafisso, è un ossimoro comico in quanto contrappone il grosso e
forte al secco e sottile, cfr. 1, II, iv, 233 (dove stockfish è definito il Principe da Falstaff), e, sopra,
il riferimento spregiativo ai bottegai (I, ii, 164). Scoggin significava invece “buffone volgare e
scurrile”.
184 III, ii, 35 Vedi Salmi LXXXIX 49: «Chi è quell’uomo che ora vive, e non vedrà mai la morte?».
185 III, ii, 36 Stamford: città del Lincolnshire, Inghilterra orientale. Vi si tenevano grandi fiere di bestiame
a febbraio, in quaresima e ad agosto. Il prezzo che vi si stabiliva valeva fino alla fiera successiva.
Shakespeare probabilmente pensò originalmente di porre la dimora di Shallow da queste parti. Nella
battuta di Shallow vi è non solo un’incongruenza senile, segno che le parole del salmista non lo
toccano più di tanto, ma anche un contrasto non casuale fra il tema della morte e quello della vita
anche sessuale rappresentato dai due bullocks (in origine, torelli).
186 III, ii, 42 John di Gaunt, padre di Enrico IV, cfr. Richard II, dove ha un ruolo di rilievo.
«Apparteneva all’età aurea dell’arco, con cui vincemmo in successione Crécy, Poitiers e (in seguito)
Agincourt» (Wilson).
187 III, ii, 84 Surecard vuol dire “carta vincente” e può essere uno scherzo suggerito dall’aspetto
dimesso di Silence.
188 III, ii, 88 Falstaff fa una freddura sul nome di Silence.
189 III, ii, 109 Falstaff dice di “segnare”, “spuntare” ( prick) Mouldy (sul ruolino). L’interessato risponde
di essere già abbastanza “irritato”, “inacidito” (pricked).
190 III, ii, 132 Le “ombre” iscritte nel ruolino sono nomi di soldati inesistenti (o morti) per cui il
comandante riceveva e tratteneva il soldo. Nella battuta precedente Falstaff gioca anche
sull’omofonia fra son (figlio) e sun (sole), cfr. Hamlet, I, ii, 67. I figli sono spesso solo ombre della
“sostanza” (la paternità) del padre, a causa dell’infedeltà delle mogli.
191 III, ii, 157 Gioco di parole su Shallow, nome che significa il contrario di profondo.
192 III, ii, 180 Intende: al tuo funerale.
193 III, ii, 182 Wilson nota che in realtà solo cinque uomini sono stati ispezionati, e che Falstaff ne
prenderà poi solo tre.
194 III, ii, 188 Saint George’s Field (oggi St. George’s Road) era a sud del Tamigi, presso Southwark.
Questo quartiere era noto per i bordelli, uno dei quali si chiamava appunto The Windmill.
195 III, ii, 203 Silence, fedele al suo nome, pronuncia pochissime parole, peraltro significative (Shallow
ha più di 70 anni, Falstaff una sessantina, cfr. 1, II, iv, 407). Si confronti il conto degli anni
analogamente preciso fatto dalla Quickly in II, iv, 371; e quelli fatti dal Re nella scena precedente
(III, i, 57-60).
196 III, ii, 215 Una maniera rustica e confusionaria di contare una sterlina. Le monete da dieci scellini di
Enrico, coniate per la prima volta sotto Enrico VII (dunque ben dopo l’età di Enrico IV!), valevano ai
tempi di Shakespeare la metà (5 scellini); la corona francese valeva 4 scellini. Bullcalf offre dunque
20 scellini (una sterlina), pagati in cinque corone. Già nella Parte I (IV, ii, 11-46), Falstaff si vanta di
aver sfruttato il mandato di reclutamento, scegliendo fin dall’inizio dei benestanti e poi esonerandoli
dietro compenso.