Page 1168 - Shakespeare - Vol. 2
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approssimativo: nella realtà storica passarono sei anni fra l’ascesa di Bolingbroke (1399) e la rivolta
                 del cerimoniere Mowbray e dell’arcivescovo Scroop (1405), altri otto anni fra questa e la morte del
                 Re, che invece nel dramma si succedono rapidamente.
            170 III,  i,  66  Warwick  si  chiamava  Beauchamps,  non  Nevil,  e  non  appare  in Richard II;  forse
                 Shakespeare si ricordò del Nevil Conte di Warwick di Henry VI. Holinshed rammenta che il nome di
                 Westmoreland era Ralph Neville.
            171 III, i, 69 Allude a un episodio del Richard II al quale Enrico non era presente: l’incontro nelle strade
                 di Londra del Re deposto e prigioniero con la sua regina, interrotto da Northumberland. Le parole
                 citate dal Re sono una parafrasi di Richard II, V, i, 55-68. L’autocitazione fa pensare a un pubblico
                 che  doveva  aver  presente  i  brani  più  efficaci  dei  drammi  precedenti.  Nella  drammaturgia
                 shakespeariana  come  nella  tradizione  tragica  che  inizia  con  i  greci  del  sec. V  a.C.  le  profezie  si
                 realizzano sempre. Il foul sin (76) è il tradimento.

            172 III, i, 96 Le forze dei ribelli ammontano a 25.000 uomini senza quelle di Northumberland (I, iii, 1-
                 17). I versi 97-103 riprendono il tema della Fama dall’atto I.

            173 III, i, 103 Glendower (ca 1359-ca 1416) era il capo dei gallesi, già citato sopra, I, iii, 72. Holinshed
                 ne data la morte 1408-1409.

            174 III, i, 108 Il Re annuncia la sua intenzione, sempre rimandata, di farsi crociato in Terrasanta fin da
                 1, I, i, 1-27.

            175 III, ii La scena si sposta dall’alba cupa del Re insonne a quella idillica del mondo campestre dei giudici
                 Shallow e Silence. Il tema della vecchiaia e della morte è ribadito con toni di finissima ed elegiaca
                 comicità. Occasione del felice cambiamento di scena è l’episodio dell’arruolamento dei soldati, in cui
                 Falstaff, spinto al solito dalla necessità economica ma anche dal suo spirito beffardo, esibisce tutto il
                 suo banditismo. La scena, in prosa, si svolge davanti alla casa del giudice Shallow, che in IV, iii, 80,
                 123  è  collocata  nel  Gloucestershire,  contea  agricola  dell’Inghilterra  centroccidentale,  a  sud  del
                 Warwickshire  nativo  di  Shakespeare.  La  critica  ha  spesso  notato  una  presunta  incongruenza  nel
                 fatto che Falstaff, partito da Londra per York, vada tanto fuori strada per arruolare i suoi soldati.
                 Ma verosimilmente Shakespeare quando scrisse questa scena pensava a una collocazione vaga del
                 paese di Shallow dalle parti di Stamford, sulla strada Londra-York, e solo nell’atto  IV decise di porlo
                 nel  Gloucestershire  (Humphreys).  Secondo  altri  gli  episodi  concernenti  l’arruolamento  e  Shallow
                 potrebbero essere stati scritti in relazione alla campagna di Shrewsbury (Galles) della Parte I, il che
                 ne spiegherebbe l’ubicazione. I personaggi hanno tutti dei nomi comici: Shallow (ristretto [di mente],
                 superficiale), Silence (silenzio), Mouldy (muffito), Shadow (ombra), Wart (porro), Feeble (fiacco),
                 Bullcalf (torello).

            176 III, ii, 1 Shallow tende a ripetere le frasi più volte, forse anche a causa della sua anzianità.
            177 III, ii, 3 Cousin indica parentela generica, come nella scena precedente (66), alla quale quest’avvio
                 si  richiama  anche  nei  saluti  riferiti  alla  prima  mattina  (cfr.  III,  i,  32-35  e  qui an  early  stirrer,  2).
                 Shallow e Silence non si vedono da qualche tempo e si sono dati appuntamento perché entrambi
                 coinvolti nelle pratiche relative al reclutamento dei soldati.
            178 III, ii, 7 Le donne bionde erano considerate più belle anche perché la regina Elisabetta era bionda
                 (fair, cfr. fairest, 6). Silence parla della figlia bruna con falsa modestia di padre. La grafia woosel (Q)
                 indica la pronuncia rustica di ousel (Ouzell, F).
            179 III,  ii,  8 By yea and no:  la  stessa  imprecazione  eufemistica,  puritana,  che  Falstaff  usa  nella  sua
                 lettera al Principe (II, ii, 122), giocandoci sopra.
            180 III, ii, 12 Dopo aver lasciato l’università, lo studente agiato andava a Londra a terminare gli studi a
                 uno degli Inns of Court, insieme società di avvocati e facoltà di legge, centro della vita intellettuale
                 del Paese (G.B. Harrison, cit. Humphreys). Shallow ha studiato al Clement’s Inn, che era una delle
                 scuole preparatorie alle scuole di legge.
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