Page 1148 - Shakespeare - Vol. 2
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«Shakespeare non aveva più di 34 anni», scrisse Thomas Davies nel 1785,
«quando questi ammirevoli frutti del suo genio [le due parti di Henry IV]
furono rivelati... Mi pare di vedere e sentire la gioia tumultuosa e l’applauso
tonante che il personaggio impareggiabile di Falstaff deve avere provocato
alla sua prima apparizione! Un personaggio tanto superiore alla possibilità
dell’inventiva più accesa, deve avere riempito di stupore! Avere visto Ben
Jonson assumere un’aria di allegria artefatta e, con l’invidia nel cuore, unirsi
al gruppo dei ridenti e plaudenti, deve avere aumentato il piacere dei veri
amici e ammiratori del nostro autore.»
Sul successo immediato delle due parti di H enry IV abbiamo anche
testimonianze più prossime alla prima (ca 1597). Nei versi premessi a
un’edizione delle poesie di Shakespeare del 1640 Leonard Digges ricorda che
le opere più spiritose di Ben Jonson stentavano a richiamare il pubblico,
laddove «lasciate solo che vengano Falstaff, / Hal, Poins e gli altri, quasi non
troverete posto, / tanto il teatro è strapieno».
La Parte II ha però avuto in genere fortuna minore della Parte I. Si ha notizia
di 120 rappresentazioni di questa fra 1704 e 1750, contro 80 della Parte II fra
il 1720, quando fu ripresa in un adattamento che abbreviava la materia
storica, e il 1750. Le due parti, per quanto rimaneggiate, non venivano di
solito messe in scena contemporaneamente o a breve distanza, a conferma
della loro relativa indipendenza. Un celebre Falstaff fu l’irlandese James Quin
(1693-1766), dall’aria altezzosa e dall’allegria assunta ad arte, sarcastica.
Quin scelse la Parte II anche per la serata benefica a proprio favore, 1’11
marzo 1736. Gli successe John Henderson (1747-1785), che recitò nella Parte
II varie volte fra 1777 e 1784, dopodiché l’opera scomparve dalle scene per
un ventennio. «Nell’impudente dignità del personaggio, Quin superò di gran
lunga i competitori; nelle situazioni gaie, giocose e umoristiche di Falstaff,
Henderson è superiore a chiunque» (Davies). Sono già le due versioni di
Falstaff, quella accigliata e rancorosa e quella bonacciona, che continuano
tuttora a calcare le scene. Nel 1700 celebri attori predilessero due parti
minori dell’opera. Theophilus Cibber (1703-1758) divenne così famoso nel
ruolo dello sbruffone codardo Pistol, da essere chiamato Pistol per dileggio.
Secondo Davies, Pistol è «un’eccellente rappresentazione dei bravi dei giorni
della regina Betta, che erano pronti a mostrare coraggio quando non c’era
opposizione. Erano i bulli dei teatri ai tempi del nostro autore». Theophilus
Cibber «assumeva una specie particolare di spirito artefatto... con gesti tronfi,
e lunghi passi smisurati, tanto che era impossibile non ridere di una figura dal
vociferare tanto chiassoso e stravagante». Colley Cibber (1671-1757), padre