Page 1141 - Shakespeare - Vol. 2
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corona. Spostate la mia sedia un poco indietro, e mettetemi a posto.
ENTRAMBI
Se piace a vostra grazia, la corona è stata portata via.
RE
La corona portata via! Mio buon Lord di Oxford, andate a vedere chi ha
compiuto questo gesto. [Esce Oxford.] Senza dubbio è qualche vile traditore
che l’ha fatto per privare mio figlio. Quelli che lo fanno adesso vogliono
cercare di ottenerla a forza dopo la mia morte.
Entra Lord di Oxford col Principe.
OXFORD
Qui, se piace a vostra grazia, è il mio signore il giovane Principe con la
corona.
RE
Come, che c’è, figlio mio? Pensavo che l’ultima volta che ti ho avuto come
scolaro ti ho dato una lezione una volta per tutte; e ora ricominci? Ma come,
dimmi, figlio mio, giudichi il tempo tanto lungo che vorresti averla prima che
il respiro abbia lasciato la mia bocca?
PRINCIPE
Sovrano signore e padre amato, sono venuto nella vostra camera per
confortare l’anima malinconica del vostro corpo, e trovandovi allora al di là di
ogni guarigione e morto a quanto pensavo − Dio mi sia testimone − che cosa
potevo fare, se non lamentare con lacrime piangenti la morte di voi, mio
padre? E dopo di ciò, vedendo la corona, la presi. E ditemi, mio padre, chi
poteva prenderla meglio di me, dopo la vostra morte? Ma, vedendo che
vivete, molto umilmente la restituisco nelle mani di vostra maestà, e sono il
più felice dei viventi che mio padre viva. E vivete, mio signore e padre, per
sempre!
RE
Alzati, figlio. La tua risposta è suonata bene nelle mie orecchie, perché debbo
confessare che ero profondamente addormentato, e del tutto insensibile alla