Page 168 - Shakespeare - Vol. 1
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PULZELLA

 Decrepito straccione, sciagurato
 vile e meschino! Discendo da sangue ben più nobile:
 tu non mi sei né padre né amico.

PAST ORE

 Basta! Basta! Miei signori, a voi piacendo,
 non è mica così. Io l’ho generata, lo sa
 tutta la parrocchia. Sua madre è ancora viva
 e può confermarlo. È stata il mio primo
 frutto: quand’ero ancora scapolo.

WARWICK

 Ingrata creatura, rinneghi i tuoi genitori?

Y ORK

 Questo dimostra che razza di esistenza ha avuto,
 malvagia e bassa, conclusa da una tale morte.

PAST ORE

 Vergogna, Giovanna, non fare tante storie!
 Dio sa che sei carne della mia carne,
 e, per amore tuo, ho pianto tante lacrime.
 Non rinnegarmi, ti prego, Giovanna cara.

PULZELLA

 Bifolco, fuori dai piedi! Avete dato
 l’imbeccata a quest’uomo, per occultare
 la mia nascita che è d’oro zecchino. 154

PAST ORE

 È vero, diedi uno zecchino al prete,
 la mattina che presi in sposa sua madre.
 Giù in ginocchio, che io ti benedica,
 mia brava figliola. Non ti chini? Allora,
 maledetto sia il tempo della tua natività!
 Fosse stato veleno per topi il latte
 che tua madre dava a te poppante.
 Questo ti meritavi! Sennò, quando al pascolo
 custodivi i miei agnelli, t’avesse divorato
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