Page 166 - Shakespeare - Vol. 1
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e farò in modo che queste due contee                 Fa per andare.
     Vostra Grazia se le goda in santa pace.

     REIGNIER

     E io ancora, nel regale nome d’Enrico,
     a te, come inviato di quel re grazioso,
     do la mano di lei, in pegno della fede promessa.

     SUFFOLK

     Reignier di Francia, ti do ringraziamenti regali,
     poiché qui trattiamo gli affari di un re.
[A parte]
     E tuttavia, non mi spiacerebbe affatto,
     in questo caso, perorare la mia causa. -
     Mi recherò dunque in Inghilterra con queste nuove,
     a predisporre un solenne matrimonio.
     Addio, Reignier, metti al sicuro, come si conviene,
     questo diamante in un palazzo d’oro.

     REIGNIER

     Io ti stringo a me, come abbraccerei
     Re Enrico, il principe cristiano, se fosse qui.

     MARGHERIT A

     Addio, mio signore: auguri, elogi, preghiere,
     Suffolk avrà sempre da Margherita.

     SUFFOLK

     Addio, dolce signora; 151 ma, ascolta, Margherita;
     non mandi al mio re alcun munifico saluto?

     MARGHERIT A

     Tutti i saluti, digli, che s’addicono
     a una fanciulla, a una vergine, alla sua serva.

     SUFFOLK

     Parole dolcemente formulate e indirizzate
     con pudicizia. Ma, signora, devo insistere:
     nessun pegno d’amore a Sua Maestà?
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