Page 155 - Shakespeare - Vol. 1
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a Vostra Grazia, con una dote ampia e sostanziosa.
RE ENRICO [Esce un cortigiano.]
In matrimonio, zio? Ahimè, sono così giovane.
I miei studi, i miei libri sono a me più adatti
che i giochi sensuali con un’amante.
Tuttavia, convoca gli ambasciatori e, come a te
piace, che ognuno di essi abbia risposta.
Sarò assai felice d’ogni decisione, che miri
alla gloria di Dio, al benessere del mio paese.
Entrano Winchester [in abiti cardinalizi] e tre ambasciatori [uno Legato
del Papa].
EXET ER
Come! Lord Winchester s’è insediato
con la promozione al rango cardinalizio? 137
Allora capisco che si sta avverando
la vecchia profezia di Re Enrico Quinto:
“Se mai gli accadrà d’esser fatto cardinale,
indosserà il cappello all’altezza della corona”.
RE ENRICO
Signori ambasciatori, le vostre varie richieste
sono state valutate e dibattute.
Il vostro scopo è buono e ragionevole:
quindi è nostra ferma intenzione
di attuare le condizioni di una pace
amichevole, che affidiamo a Lord Winchester,
affinché egli le rechi subito in Francia.
GLOUCEST ER
[all’ambasciatore del Conte d’Armagnac]
In quanto alla proposta del conte tuo signore,
ho informato sua altezza con tale dovizia che,
apprezzando i doni virtuosi della dama,
la bellezza e il valore della sua dote,
egli intende crearla Regina d’Inghilterra.
RE ENRICO