Page 251 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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ancora accompagnata dalla Kym, passò sette settimane a
                   ventisei aveva già scritto – pessimo segno – una tragedia
 Sils-Maria, che ebbero modo di frequentarsi a lungo e di  all’Università  di  Zurigo  ad  appena  ventidue  anni.  A
 conoscersi abbastanza a fondo. Passarono molto tempo  dal titolo Principe e sultano. Nietzsche la prese sul serio
 insieme, anche perché quell’estate Nietzsche stava rela-  e pensò di farne una sua discepola e anche qualcosa di
 tivamente bene e fu malato pochissime volte. Facevano  più. In realtà la Druscowitz, oltre a essere una femmini-
 passeggiate nei soliti posti, a Silvaplana, alla “roccia di  sta fanatica (avrebbe fondato due riviste militanti e radi-
 Zarathustra”, in val di Fex, ma spesso lui saliva in came-  cali, La sacra lotta e Il grido di battaglia), era una gran
 ra  di  Meta.  Mentre  lei  lavorava  a  maglia,  come  aveva  confusionaria (si era attribuita il titolo di «dottoressa in
 fatto un tempo Lou Salomé, chiacchieravano un po’ di  saggezza mondana») e, sostanzialmente, una cretina, del
 tutto, specialmente dei piccoli avvenimenti del villaggio,  tipo  pericoloso  perché  attivissima.  Nietzsche,  questa
 dell’afta epizoica, delle fienagioni, delle preoccupazioni  volta,  ci  mise  meno  del  solito  a  capirlo  e,  dopo  che
 dei contadini, di cose molto semplici, e ridevano affet-  Helene  ebbe  pubblicato  un  comico  e  presuntuoso  li-
 tuosamente  della  paura  dei  temporali  della  piccola  bretto, Come è possibile la responsabilità senza postulare
 Adrienne,  la  figlia  del  padrone  di  casa.  Benché  Meta  il libero arbitrio, in cui confutava il pensiero dello Zara-
 studiasse filosofia, Nietzsche aveva smesso di cercare un  thustra senza averne capito un’acca ma tentando di usa-
 discepolo nel mondo femminile. Sulle donne aveva ma-  re  gli  strumenti  della  filosofia  nicciana,  la  definì
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 turato  certe  convinzioni,  non  tutte  benevole,  ma  nem-  «un’ochetta letteraria» . La Druscowitz, datasi al misti-
 meno tutte negative, quasi sempre azzeccate, che andava  cismo, morì pazza alla fine del secolo, come il suo pre-
 scrivendo nei suoi libri.  sunto Maestro, ma secondo Meta von Salis, che la cono-
 L’intimità  fra  Meta  von  Salis  e  Nietzsche  diede  na-  sceva bene, era uscita di melone già molto tempo prima.
 turalmente  spago  alle  malelingue,  soprattutto,  come  Una  che  gli  piaceva  parecchio  era  la  giovanissima
 sempre, donne, nella piccola cerchia dei villeggianti di  moglie del barone von Seydlitz, Irene, di origine unghe-
 Sils. I pettegolezzi indignarono Meta che sapeva benis-  rese,  che,  oltre  a  essere  molto  carina,  aveva  la  vivacità
 simo che da Nietzsche non c’era nulla da temere né da  della sua gente e l’allegria della sua età e, nonostante i
 sperare: «Quanto ero sicura che fra noi non sarebbero  suoi vent’anni, gli faceva un po’ da mamma rimpinzan-
 mai nati malintesi su questo punto, altrettanto trovavo  dolo di cibarie e dei dolci prediletti. Ma era sposata, per
 indegno che le donne vedano un’amicizia fra un uomo  di più con un amico, e per Nietzsche era quindi intoc-
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 e una donna sempre e soltanto in questa prospettiva» .  cabile. Ma gli andava bene così, per lui poter ammirare
 Peraltro Nietzsche a quell’epoca, nel 1887, aveva ormai  una donna e goderne la compagnia senza che ci fossero
 abbandonato  da  tempo  anche  ogni  velleità  di  trovarsi  rischi di arrivare al sodo, com’era stato con Cosima Wa-
 una donna. L’ultima illusione l’aveva coltivata nell’esta-  gner e con Lou, era la situazione migliore.
 te  del  1884,  quando  si  trovava  a  Zurigo,  con  Helene  Dopo l’estate del 1884, andata buca con Resa, andata
 Druscowitz, un’altra creatura di Malwida. Questa Drus-  buca con Meta, andata buca anche con la Druscowitz,
 cowitz, una viennese di ventotto anni, era una sorta di  Nietzsche capì definitivamente che le donne non erano
 enfant  prodige.  Aveva  preso  la  maturità  a  diciassette  fatte per lui e scrisse alla madre: «Tuo figlio non è adat-
 anni e, dopo aver studiato filologia classica, archeologia,  to a sposarsi... Una vecchia o, ancora meglio, un bravo
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 orientalistica,  germanistica,  si  era  laureata  in  filosofia  cameriere,  sarebbe  forse  la  situazione  migliore» .  Da



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